E’ arrivato, puntualmente, l’appuntamento con le fiabe per la montagna. Mentre le brume autunnali scendevano dai monti e qualche goccia di pioggia si posava sulla strada… sabato 21 ottobre il premio letterario Enrico Trione “Una fiaba per la montagna” si è trasferito a Ronco Canavese. Il concorso è nato a Pont Canavese grazie all’Associazione “L‘Peilacan”, per ricordare Enrico, caro amico e socio scomparso prematuramente, e con il tempo è diventato il Premio del Parco Nazionale Gran Patadiso. E oggi il Premio è cresciuto destando interesse in tutto il territorio italiano. Quest’anno la manifestazione è stata dedicata al tema dell’acqua, elemento quanto mai prezioso in questi tempi di mutamenti climatici, di siccità e di eventi naturali catastrofici. Gli autori hanno tenuto conto del particolare momento di cambiamento che sta attraversando il nostro pianeta e le opere si sono dimostrate attente e interessanti.
La sede della premiazione, divenuta itinerante, questa volta si è stabilita all’interno del Teatro Comunale di Ronco: il sindaco del Paese Lorenzo Giacomino è intervenuto per accogliere gli ospiti del pomeriggio e il numerosissimo pubblico: la sala del teatro era stracolma con alcune persone che hanno fatto coda all’ingresso, e poi scrittori adulti e bambini che da oltre vent’anni rappresentano la forza del premio letterario.
Ci sono stati alcuni interventi musicali apprezzati, grazie a Marco Valsoano, cantautore pontese dalla voce carismatica e dall’inseparabile fisarmonica.
Ricordiamo che il Premio è suddiviso in quattro sezioni: italiano, lingua francoprovenzale, lingua piemontese e giovanile, più la parte dedicata alla partecipazione degli alunni delle scuole elementari e medie; per ogni settore i vincitori hanno ricevuto il volume edito dalla Tipolitografia Botalla di Gaglianico, curato da Gianfranco Schialvino, volume che pubblica una selezione delle migliori fiabe.
Quest’anno il primo premio della sezione in lingua italiana è stato vinto da Antonella Staltari di Torino con la fiaba “Acquablu”, la storia del gigante buono Patapata e del vecchio Sparutello alle prese con la siccità del loro paese… Nei settori relativi alle lingue minoritarie hanno vinto Guido Ostorero (Giaveno,TO) con la fiaba in lingua franco-provenzale “La Bilìri di Diàu” e Luigi Lorenzo Vaira (Sommariva del Bosco, CN) con “El buracio’d fioca” per gli scritti in piemontese.
Anche per questa edizione l’Associazione ha assegnato un premio dedicato all’animazione: “Scrivi una fiaba diverrà un cartone animato” a cura di Mario Bondici, curatore del nostro sito, web designer ed esperto di grafica e fumetti: il premio di questa edizione è andato alla fiaba “Frasegolo” di Giovanni Dalla Zuanna di Fellette di Romano d’Ezzelino, Vicenza… I cartoni animati delle edizioni passate si possono vedere su youtube o sul sito www.unafiabaperlamontagna.it.
Per i ragazzi c’era anche un gadget elettronico che può sempre dimostrarsi utile a scuola o nella vita di tutti i giorni.
Oltre al presidente dell’Associazione “‘L Peilacan”, Michele Nastro, erano presenti sul palco le autorità dei Comuni delle Valli Orco e Soana e il presidente del Parco Nazionale Italo Cerise. La presentazione dell’evento è stata affidata alla giornalista Lara Prato.
Come consuetudine, prima del termine della cerimonia, la parola è andata al presidente della Giuria il professor Giovanni Tesio, critico letterario, scrittore e collaboratore per trentacinque anni del quotidiano “La Stampa”. È stato così rivelato il soggetto principale per le fiabe dell’anno prossimo: nel 2024 gli autori dovranno confrontarsi con un tema quanto mai suggestivo e ricco di fascino, ”ll silenzio”.