Questa nuova edizione del Premio “Una fiaba per la montagna” cade in occasione del ventesimo anniversario della fondazione della Federparchi. Consideriamo quindi la nostra partecipazione alla pubblicazione di questo volume, e il rinnovato sostegno alla meritoria iniziativa dell’Associazione “’L Péilacan”, anche un modo di festeggiare il compleanno e di coinvolgere nei festeggiamenti autori e lettori di queste favole.
I Parchi naturali, nonostante siano luoghi nei quali ci si occupa quotidianamente di cose concretissime – come di terra, di semi, di alberi, di acqua e cibo per gli animali e per gli umani, di riproduzione, selezione e controllo di specie viventi – assumono nell’immaginario popolare i connotati di ambienti sconosciuti e fiabeschi, dove avvengono cose segrete e straordinarie. A maggior ragione se i parchi sono di montagna, e sommano dunque il fascino dell’impervio e difficilmente accessibile a quello del selvaggio e sconosciuto.
Ma non c’è solo questa dimensione naturalistica a conferire attrattività ai nostri parchi. C’è la storia, con i suoi lasciti di vicende e avvenimenti, ad accrescere la curiosità e il mistero. La storia ha lasciato la propria traccia, dentro i parchi, in migliaia di piccoli borghi spesso fortificati, in innumerevoli residenze di potenti e di umili, in piccoli avamposti di vita sociale insediata in ambienti spesso ostili e comunque ostici. Ma soprattutto, emblemi di questo grandissimo patrimonio architettonico, la storia ci ha lasciato una quantità immensa (oltre 300, nei soli parchi nazionali) di rocche e castelli di ogni stile e foggia, di ogni dimensione e misura. E piace constatare che mentre chi amministra e dirige i parchi è alle prese con – di nuovo – praticissimi problemi di recupero, restauro e riuso di queste dimore così belle, così preziose, ma così onerose da accudire, vi sia chi continua – per fortuna – a vederle come scenari di racconti fiabeschi, che segnano con la loro presenza i territori della fantasia.
Vedranno i lettori quanto suggestivi e intriganti siano i racconti ambientati in questi castelli dai nostri vincitori del Premio. A noi spetta di dire quanto conforto possa dare all’attività dei parchi il sentirsi oggetto di una considerazione che in qualche modo li rende una presenza obbligatoria e incancellabile, topica, nella coscienza collettiva.
Giampiero Sammuri
Presidente
Luigi Bertone
Direttore