Edizione 2012: Michele Ottino & Italo Cerise

Parco Nazionale del Gran Paradiso

Quest’anno la Commissione del premio letterario nazionale “Una fiaba per la montagna”, ha suggerito quale tema consigliato gli aiutanti o gli oggetti magici.

La nostra fantasia è subito corsa ad un riuscito cartone animato di Walt Disney dove un apprendista stregone, nella sua imperizia, ne combinava di tutti i colori con una bacchetta magica, sulle magistrali note delle musiche di Paul Dukas.

Ma è vero anche l’opposto; è grazie ad un uccellino bianco che i desideri di Cenerentola nella favola dei fratelli Grimm, trovano soddisfazione, aiutandola a conquistare il suo principe azzurro.

E forse questa è l’accezione che piace di più, quella su cui cui tutti noi inconsciamente riponiamo in fondo al cuore speranza: che qualcuno o qualcosa ci sian di sostegno nella vita e nei momenti più difficili. Che poi sia magico o spirituale sta all’etica o alle credenze individuali ricondurre il pensiero.

Nella vita di tutti i giorni, tuttavia, molti aiutanti ci circondano. Sono gli amici, le mogli ed i mariti, le persone care, i nostri collaboratori sul lavoro. È di conforto rendersi conto che spesso è grazie a loro che possono essere affrontati progetti impegnativi, incombenze pesanti, momenti difficili e talora di sconforto. C’è qualche cosa di magico in tutto questo, eppure è realtà. Ed è ciò che ci aiuta a superare molte contrarietà. Certo, può succedere anche il contrario, ma non per nulla le fiabe, così come la vita, son costellate di streghe, maghi, orchi e mostri.

Quanto agli oggetti magici, ormai la realtà supera la fantasia. Se i nostri antenati potessero vedere i “poteri” di uno smartphone, salire su un’auto di nuova generazione, volare su un aereo o scendere in fondo al mare con un batiscafo, sarebbero convinti di essere stati condotti all’interno di una fiaba, se non di vivere un “cauchemar”. E d’altra parte sempre più noi contemporanei, nella foga delle “magnifiche sorti e progressive” rincorriamo il futuro pensando che la fantasia possa divenire realtà, che essa non sia che lo stimolo per nuove realizzazioni. V’è del vero in questo. Ma sarebbe”secol superbo e sciocco” non sperare che è di sogni che vive l’uomo e che sentimenti, progetti ed oggetti “magici” si possano 8 Parco Nazionale Gran Paradiso 9 rinnovare continuamente in una perenne ricerca del nuovo e della meraviglia.

Meraviglia e magia che sempre troviamo in un tramonto dorato, in un bosco d’autunno, in un tonfano scosciante in cui nuotano le trote, nell’attimo dell’incontro con uno stambecco sull’alte cime, nell’ovattata neve che scende dal cielo. E certamente in una bella fiaba.

Un rinnovato ringraziamento agli amici de “‘L Peilacan” e a tutti coloro, uomini ed istituzioni, che si riconoscono nel progetto”Una fiaba per la montagna” e vi dedicano, tempo, energie e sostegno. Perché è in chi crede nell’utilità della fantasia che continua il sogno di un mondo migliore per tutti.

Michele Ottino
Direttore Parco Nazionale Gran Paradiso

Italo Cerise
Commissario straordinario
Parco Nazionale Gran Paradiso

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