Edizione 2008: prefazione Federparchi

Dalle molliche di pane che Pollicino usa per ritrovare la strada, alla nonna di Cappuccetto Rosso che diventa cibo per il lupo, alla casa di marzapane, dolci, biscotti e cioccolato in cui si imbattono Hansel e Gretel, l’ingrediente “alimentare” è sempre stato una componente essenziale della costruzione fiabesca. Del resto il racconto immaginario, per essere evocativo e coinvolgente, non può che fare leva sulle sensazioni di base, sulle esperienze concrete e usuali come sono, appunto, quelle legate al tacitamento della fame o addirittura al soddisfacimento della golosità infantile.

Dai tempi di Pollicino e di Hansel e Gretel, o anche da quelli più recenti del Cipollino di Rodari alle prese con i perfidi Principe Limone e Cavalier Pomodoro, al fianco di mastro Uvetta e della sora Zucca, il nostro senso del “cibo” è però cambiato radicalmente, così come si è modificato del tutto il rapporto con esso, soprattutto da parte dei bambini. Chi non si lamenta oggi del fatto che essi mangiano troppo o troppo poco, che rifiutano le verdure, che si ingozzano di snack e merendine, che preferiscono il fast food alla cucina casalinga? I dati del resto confermano che la dieta dei piccoli italiani è spesso squilibrata, con eccessi di proteine, di grassi e di zuccheri e con carenze di fibra, calcio e ferro. Lo squilibrio è tale che si sta rendendo indispensabile nella stessa scuola una nuova attività educativa, dedicata proprio all’alimentazione.

Meritoria perciò la scelta dell’Associazione “’L Péilacan”, alla quale rivolgiamo anche in questa occasione un saluto riconoscente, di proporre il cibo come tema di questa edizione di “Una fiaba per la montagna”. Come può essere ancora evocativo e coinvolgente, per i nostri piccoli, il tema dell’alimentazione in un’epoca di popolazioni sovrappeso, ma anche di denutrizione diffusa in tanta parte del mondo; di anoressia e bulimia come piaghe sociali, persino di discussioni sulle benefiche conseguenze che avrebbe per il clima del pianeta la diffusione della dieta vegetariana? Come può la montagna, con la sua tipicità anche gastronomica, prestarsi anche in questo caso ad essere argomento stimolatore di fantasia e suggestione?

Le fiabe qui presentate offrono una risposta soddisfacente e di qualità, come è giusto attendersi da una iniziativa ormai entrata pienamente nel miglior panorama della produzione letteraria di settore. Ancora una volta la Federazione Italiana dei Parchi esprime il proprio convinto sostegno a questa impresa, che fa appello al valore educativo della parola per la costruzione della consapevolezza dei temi ambientali e sociali necessaria, tanto ai grandi che ai piccoli, per affrontare le difficili sfide della vita.

Il Presidente
Matteo Fusilli

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